Incastonata tra le colline delle Langhe, la Chiesa della
Natività di Maria Vergine si affaccia su un paesaggio di
vigneti e silenzio. Citata per la prima volta nel 1325 come
Santa Maria de Comolis, affonda le sue radici nel Medioevo,
ma custodisce tracce di un culto più antico: il nome "Como"
potrebbe infatti derivare da una divinità celtica legata al
banchetto e alla festa, poi reinterpretata dai Romani nei
Baccanali.
La chiesa ha subito diversi restauri nel corso dei secoli: una
ricostruzione nel 1611, interventi nel Settecento e modifiche
ottocentesche, fino all'aspetto attuale, armonioso e lineare.
La struttura, in pietra e mattoni, presenta una facciata con
lesene doriche e un campanile in mattoni con cuspide tardo
barocca.
All'interno, la navata unica si apre in tre campate con volte
affrescate che richiamano l'eleganza del XVIII secolo.
Poco distante, i piloni votivi Bompè e Farinetti, la Cappella
Serre e il cippo in memoria di Lorenzo Torchio guidano il
visitatore lungo un percorso tra arte, paesaggio, storia е
spiritualità.
Questo angolo di Langa, parte del paesaggio vitivinicolo
UNESCO, è un invito alla lentezza: che tu sia in cammino, in
bici o in cerca di bellezza, qui trovi un luogo di silenzio,
memoria e contemplazione.
Percorso - Vista dall'alto